Dove vai in vacanza? E’ la domanda-tormentone che milioni di italiani si fanno reciprocamente ogni anno. Negli ultimi decenni le tipologie di vacanza si sono uniformate sempre più su poche e consolidate opzioni, tra queste i villaggi turistici scelti per lo più dai giovani, e i residence o le tranquille pensioncine per le famiglie e per gli anziani.
Ora pare che stia tornando in auge una categoria di vacanza che negli anni settanta, e fino alla prima metà degli ottanta era tra le più praticate in Italia: quella del “Caravanning” meglio conosciuta da noi come campeggio.
Protagonisti assoluti di questo genere di vacanze sono camper e roulottes, e se è vero che i primi da circa vent’anni hanno superato per diffusione le placide e romantiche roulottes, è anche vero che quest’ultime sono state le vere pioniere del caravanning in Europa: e proprio il rinato interesse nei loro confronti sta reintroducendo un concetto di vacanza assai diffuso fino a qualche decennio fa.
La roulotte o caravan, in Italia nasce nel dopoguerra, e sarà la ditta “Sairauto”di Calenzano (Fi) che poi diventerà “Roller”a costruire il primo esempio di “casa-rimorchio”già nel 1948.
E’una piccola Caravan per due-tre persone completa già di brandine, armadio e fornelletto da campeggio; la sua leggerezza e le ridotte dimensioni ne consentivano il traino anche da vetture molto piccole come ad esempio la Fiat 500 “topolino”.
Negli anni successivi la diffusione delle roulotte sarà direttamente proporzionale alla crescita economica del paese: oltre alla Roller che rimase a lungo leader del mercato, si aggiunsero altri costruttori sia italiani che stranieri; tra i più diffusi la toscana Laika, la lombarda Elnagh e la trentina Laverda, mentre tra le case straniere grande successo ebbe negli anni settanta la Slovena Adria, caratterizzata dall’inconfondibile livrea bianca con la fascia centrale celeste.
Il successo del caravanning e di conseguenza la grande concorrenza, spinsero le case costruttrici a diversificare e personalizzare sempre più l’offerta dei loro prodotti; così il mercato in forte crescita nei primi anni settanta poteva vantare una gamma di modelli assai evoluti non solo da un punto di vista tecnico ma altrettanto per quanto riguarda il design.
Nel 1964 nasce la Laika: non a caso il nome è quello della mitica cagnetta lanciata nello spazio, e proprio alle suggestioni “spaziali” in voga negli anni sessanta si rifa il design dei primi modelli prodotti dalla casa toscana; come la piccola 500 o la più grande 1000 caratterizzate da linee morbide e tondeggianti sia per la struttura che per i particolari come porte e finestre che sembrano così affondare in modo quasi casuale nella levigata superficie delle pareti, proprio come nelle navicelle spaziali.
La caratteristica tecnica più peculiare di questi modelli era la possibilità di variarne l’altezza, sollevandola per consentirne l’utilizzo abitativo e abbassandola per migliorarne l’aerodinamica in condizioni di viaggio.
Un altro interessante esempio di design è la Laverda serie Blu della metà degli anni settanta, conosciuta anche come Laverda Grandangolo: era caratterizzata da forme molto squadrate e dallo scenografico vetro anteriore a tutta larghezza, di colore scuro e dalla forma particolarmente bombata, tanto da fargli valere il soprannome di “televisore”.
Anche internamente il design risultava assai moderno, veneziane al posto delle tendine, tavoli e divani di forma circolare, i pannelli interni si distinguevano per l’ accostamento di colori molto in voga nei ’70, quali il bianco il rosso e il verde pisello.
C’è chi come la Elnagh oltre che a produrre roulotte e camper di grande successo nel 1972 propose un esempio concreto di casa mobile, con la caratteristica di poter ospitare 7-8 persone e di poter essere allestita in tempi molto brevi.
Il progetto era molto valido tanto che il governo Libico ne ordinò un discreto numero per allestire alcuni campi militari, ma la situazione politica internazionale molto delicata negli anni settanta non consentì che la collaborazione andasse avanti; negli anni ottanta la produzione di case mobili andò avanti soprattutto per scopi sociali con la costruzione di alcune scuole e di una casa vacanza.
Ma tornando alle roulottes, nei primi anni novanta il settore entrò in crisi, proprio nel momento in cui i prodotti raggiungevano standard qualitativi di altissimo livello: molte aziende fallirono come la Roller, altre si dedicarono unicamente alla produzione di camper come la Elnagh, altre ancora (ed è il caso della Slovena Adria) sopravvissero, riuscendo a rinnovarsi pur rimanendo in un settore di nicchiaormai ampiamente ridimensionato.
E nel 2005 per celebrare i quaranta anni di attività l’Adria introduce sul mercato la serie Action, contraddistinta da una linea modernissima che forte dei successi del passato, proietta il fenomeno del Caravanning in un futuro che oggi più che mai appare in forte ripresa.